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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Palazzo Spadaro

Palazzo Spadaro

Piantina



La sua costruzione si può far risalire alla fine del secolo XVIII, con le varie successive aggiunte di più recente realizzazione, sorge in un sito urbano fortemente connotato di rilevante interesse storico-artistico.
Posto al centro di Via Francesco Mormina Penna, di fronte alla Chiesa di S. Michele Arcangelo, il palazzo si sviluppa su un area trapezoidale che segue, con prospetto leggermente curvo, l'impianto ancora medievale dell'antico Corso (via Francesco Mormino Penna).
Rappresenta la prova tangibile del progressivo cambio di gusto dalla pomposa e scenografica poetica tardobarocca ad una raffinata e ricercata cultura rocaille:
è una delle sedi istituzionali del Comune.
La facciata di Via Francesco Mormina Penna costituisce la parte più interessante dell'edificio in cui si evidenziano non solo le valenze prospettiche e spaziali, ma anche i modi di questa aggregazione, modi che si possono collocare culturalmente nell?area del tardo barocco ragusano e più in particolare nell'interpretazione che di questo davano le maestranze locali, attraverso l'uso di materiali del luogo come la pietra di calcare tenero lavorata.
La facciata presenta otto balconi con inferriate convesse in ferro battuto e mensole a motivi geometrici spiraliformi e floreali, con otto aperture al piano terra, tra cui due portali intagliati con eleganti modanature. Il telaio viene formato da nove lesene tuscaniche che poggiano su piedistalli via via più alti in rapporto alla pendenza del terreno. Sulle pareti laterali, lungo le scale, vi sono due tele allegoriche: nella prima una madre con due ragazze ed una bambina sono rappresentate nel pieno della felicità e della serenità familiare; nella seconda una povera donna con tre bambini attorno chiede l'elemosina, protetta di spalle da una ragazza vestita di bianco. La collocazione delle due tele non è causale; la prima, a cui è stato dato il titolo di Ricchezza si trova a lato dell?ingresso usato dalla famiglia Spadaro; la seconda intitolata Povertà è stata collocata a lato dell'ingresso utilizzato dalla servitù.
Gli interni sia sul piano architettonico che su quello puramente decorativo sono da riferire a rimodulazioni del XIX secolo.
Tutte le stanze presentano carta da parati, stucchi, affreschi e medaglioni con temi bucolici, mitologici e allegorici, lampade di cristallo e di porcellana.
Visitabile, sede di numerose mostre temporanee.



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